giovedì 17 aprile 2014

Back home...for a while...

Ebbene si, mi accingo a tornare a casa per Pasqua, per la precisione sono a metà strada trovandomi momentaneamente a Colonia (Germania).
La sensazione è strana, in parte data dal fatto che un mese fa questo giorno sembrava molto molto molto lontano ed ora invece è qui ed io sto effettivamente tornando a casa, d'altra parte a renderlo ancora più strano è il fatto di prendere l'aereo.
Contando andate e ritroni ho preso l'aereo complessivamente 8 volte in vita mia ed il fatto che 4 di queste volte siano avvenute negli ultimi quattro mesi è...boh...strano...
Comunque approfitto di questo post per fare una simpatica riflessione su come passa il tempo l'individuo in viaggio prendendo anche come spunto le simpatiche anime in moto che mi circondano qui al bar dell'aeroporto Colonia.
Le ore di attesa se si viaggia da soli non sono mai facili da far passare, il tempo sembra dilatarsi e quattro ore sembrano quattro giorni. Un aiuto lo forniscono gli amabili negozi dell'aeroporto che ti danno la possibilità di camminare per un lungo periodo di tempo (circa) senza darti la sensazione di esserti perso (almeno gli scaffali ti danno un'idea di dove tu ti possa trovare) e dandoti la possibilità di guardare qualcosa che non sia la pista di partenza/atterraggio fuori dalla finestra; tutto questo passeggiare può diventare una scusa per fare quattro chiacchiere con qualcuno che non si conosce (lo so non è facile, e non tutti attaccano bottone con tanta facilità, ma è un buon modo per passare del tempo di qualità).
La soluzione adottata dai più per passare il tempo è guardare uno schermo, non sempre di un computer (cosa che sto facendo anche io in questo momento), ma anche del cellulare, del tablet; la maggior parte giocando (2048 va per la maggiore ora, a febbraio c'era Candy Crush), altri guardano facebook, altri scrivendo in maniera compulsiva cose di lavoro o cagate fotoniche (presente!XD).
E poi ci sono loro, gli instancabili, i lettori, i viaggiatori col libro in mano (va bene anche un ebook reader...si, lo so che è uno schermo...ma ho deciso che va bene così e fine XD)quelli che vedi sorridere, ridere, o trattenere le lacrime sfogliando febbrilmente le pagine o quelli annoiati, che sbadigliano e guardano in giro (probabilmente pensando:"Ma chi me l'ha fatto comprare sto coso?! Dalla  copertina sembrava meglio...")
[Nota: il lettore si presenta non solo come lettore di libri, ma anche di giornali, in questo caso l'individuo presenta spesso giacca e cravatta ed un cellulare nelle immediate vicinanze]

Bene, io un po' di tempo l'ho impiegato scrivendo questo post, non so se vi piace, non so se vi annoia (se state leggendo questo punto e vi ha annoiato complimenti per la caparbietà), ma so che comunque è stato un buon modo per passare un ora della mia attesa...e visto che ho già passeggiato, credo mi dedicherò ad un buon libro XD
*_* ENJOY! ^_^

lunedì 10 marzo 2014

Torna a casa Erasmie!

Dicono tutti che andare in Erasmus è una figata...Vero!
Dicono tutti che fa bene e ti aiuta a diventare indipendente...Vero!
Ma nessuno dice mai quanto sia difficile il primo impatto con una cultura ed un modo di fare che con te poco hanno a che fare...
Soprattutto, nessuno parla dell'iniziale senso di solitudine che pervade lo Studentis erasmantis quando si accorge che tutti i vaneggi fatti prima di partire erano, a tutti gli effetti, solo e soltanto vaneggi.
Quando stai per partire hai l'adrenalina a mille, carico delle esperienze positive degli altri sei gasato oltre ogni misura e senti che quando arriverai spaccherai tutto e tutti.
Poi arrivi...realizzi che non conosci nessuno, non sai dove andare, cosa mangiare, cosa fare...magari non i primi due o tre giorni, ma pian piano lo sconforto si annida dentro di te, e prima che tu te ne accorga arrivi a rimpiangere di essere partito e di aver lasciato la sicurezza di casa e gli affetti accumulati in anni di vita stanziale.
Ed arriva infido il panico, le ore sembrano giorni, i giorni mesi e ti senti ancora più solo a causa della sensazione di essere arrivato da un sacco di tempo e non aver ancora fatto amicizia con nessuno. La solitudine ti angoscia ed oscura ogni cosa bella che puoi trovare in giro, potresti essere in un paradiso tropicale ed avere la sensazione di stare all'inferno.
I giorni procedono lenti, e tu non vedi progressi, piangi, ti disperi, la sensazione costante è quella dell'angoscia. Se il tempo va così a rilento i miei x (x>6) mesi di Erasmus non passeranno mai!
Poi un giorno inizi ad accorgenti che qualcuno ti saluta in laboratorio/a lezione, che attacca bottone, qualcuno ti parla (nella tua lingua o in un'altra non fa differenza), scherza con te e l'ansia si attenua, e piano piano, giorno dopo giorno comincia a sparire, inizialmente per un'ora, poi per due, poi per mezza giornata ed infine, si rilega ad una sensazione di fastidio allo stomaco che ricompare solo quando sei solo per troppo tempo.
Nel frattempo sono passate due settimane...se siete arrivati a questo lasso di tempo senza chiedere di tornare a casa a chi di competenza godetevi l'Erasmus...il peggio è passato XD
ENJOY!!!

venerdì 31 gennaio 2014

EsamErasmus

Premessa: essendo il primo post sul mio blog abbiate pietà ^^
spero di migliorare col tempo. Intanto: enjoy ^^



Il periodo esami è una rogna...ogni semestre la stessa cosa...ti dimentichi del mondo ed inizi a metterti sui libri.
Voglia zero spaccato.
I pensieri vanno su argomenti come: "ma chi me l'ha fatto fare?" "odio questa materia" "odio questo professore" "magari se mi ammalo mi salvo da questa tortura"
Nel mio caso in questo periodo il pensiero è "...e devo pure partire per l'Erasmus!" che distoglie un sacco dal proposito di studiare per molti e vari motivi:

1. Scartoffie: l'Ufficio Mobilità non si fa sentire (gli è arrivata la mail in cui accetto il posto? E se gli è arrivata in Spam? O l'hanno cestinata per sbaglio?)e dal tuo luogo di destinazione vogliono delle conferme (quanto ti danno di borsa? Le carte arriveranno?)

2. Valigie: devo fare la lista delle cose da portare, tempo impiegato iniziale: mezz'ora; bene, si può iniziare a studiare in modo quasi serio...e invece NO!! perché mentre studi inizi a pensare: "ho messo questo?" "ho messo quello?" "Oddeoooo...quando arrivo devo comprare quest'altro"...e si finisce con "aspetta che mi segno se no mi dimentico" e addio progetti di studio.

3. Tetto sopra la testa: affittare una stanza da uno stato ad un altro non è facile, anzi...mandi e-mail, scrivi post...qualcuno avrà pur bisogno di un coinquilino...pensi "vabbé...quando sono stufo di studiare cerco"...ERRORE!...ti metti pensando di passare con calma dieci minuti a cercare e passa un'ora senza che te ne accorga...

4. E lì cosa faccio?: se lo sapessi adesso che gusto ci sarebbe?! :D Però fantasticare mi distrae (Altolà lo studio)

Bon...vaneggiamento finito, non so più che dire ^^
In bocca al lupo per gli esami e per chi parte per l'Erasmus.

ENJOY!!! ^^